Ad Anna sono bastati pochi istanti per perdere le sue certezze e smarrirsi nel labirinto di passione del giovane Eric. Una vita intera vissuta nel rispetto di regole che lei stessa si è data per ritrovarsi persa in un vuoto di paure, bugie e umiliazioni. Nel giro di poche ore le attenzioni di Anna si spostano dai conti in tasca del marito, che vuole a ogni costo un’auto nuova, agli attributi dello statuario Eric che tra mille sembra volere proprio e solo lei. Una buona posizione lavorativa, un compagno che la ama, una figlia che la adora, una bella casa e forse una nuova auto… sarà proprio il timore di perdere tutto questo che renderà Anna talmente fragile da farla facilmente cadere nella rete del giovane pubblicitario. Lei vuole che nulla cambi, che nulla si sappia e che nessuno scopra e sarà così intenta a cercare di tenere tutto nascosto che, almeno inizialmente, non sembra neanche rendersi conto di quanto effettivamente sia pericoloso Eric. Lo sottovaluta al punto che sua madre, Kathrine, pensa non ci sia nulla di male nell’affrontarlo faccia a faccia. Anneli ha pagato per il figlio e Kathrine per le colpe di Anna… rimane un senso di profonda amarezza per quanto accaduto alla seconda, soprattutto per il finale che Koppel ha scelto di regalare. Un po’ troppo romantico per un thriller e un po’ troppo forzato per il taglio scelto per la storia. Helsingborgs Dagblad afferma che “le atmosfere dei romanzi di Hans Koppel ricordano i film di Alfred Hitchcock” e in effetti le pagine del libro ricordano le scene di suspense regalate dalle pellicole del maestro del brivido ma un più occasioni appaiono fuori tempo. Ciò che spaventava ai tempi delle prime dei film di Hitchcock ora quasi fa sorridere. La vita, la cronaca, la tv e il cinema vanno ben oltre ormai, purtroppo. Ora sei mia è un thriller che scava nel lato oscuro del desiderio ma è anche un libro che indaga nel profondo delle fragilità e debolezze umane. Anna cede alle lusinghe di Eric non tanto perché fortemente attratta da lui quanto per voler sperimentare in prima persona le esperienze narrate dalle colleghe e da lei sempre mal viste e mal giudicate. Non c’è un forte intrigo di passioni e desiderio tra le mura dell’hotel che li ospita, piuttosto piccoli approcci lenti e fugaci, che egualmente fanno breccia nel cuore di Anna, la quale ha pensato di poter essere per un breve istante una donna diversa e cancellare poi il tutto semplicemente premendo il tasto reset. L’impossibilità di ciò ha reso lei sempre più fragile ed Eric sempre più aggressivo… un suo atteggiamento meno confuso avrebbe magari messo in guardia Kathrine per tempo, evitato di mettere in pericolo Hedda, la quale è rimasta indenne per motivi non del tutto chiari, e salvato il suo matrimonio per i suoi gesti e per il suo dire piuttosto che per la compassione di Lukas. Ogni legame ha un prezzo e ogni gioco ha le sue regole… è vero, ma lo è anche che ogni legame può anche spezzarsi e per vincere non basta conoscere le regole, bisogna anche cercare la soluzione.

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