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Pubblicato tramite StreetLib Selfpublish, il trittico noir Storie sbagliate di Maria Teresa Casella cattura il lettore e lo trascina nelle gole più profonde della vita e della mente umane. È un libro breve ma di una tale intensità da farsi letteralmente divorare. Non è la prima volta che l’autrice regala ai suoi lettori la possibilità di guardare dentro per vedere oltre.

Carmen è una ragazza in aspro conflitto con la vita. La fase adolescenziale è, per lei, particolarmente traumatica e causa una frattura tale con i suoi genitori da indurla a fuggire di casa. Ci vorrà un po’ ma poi capirà che non potrà in alcun modo sfuggire a se stessa.
La sua storia racconta la ribellione giovanile, la voglia di lasciarsi andare, di ostacolare e di opporsi al mondo degli adulti.

«Cercai di tenere duro, di credere che prima o poi qualcosa sarebbe successo e l’incubo sarebbe finito, invece notte dopo notte ci sprofondavo dentro

Melody è una transessuale che sembra avere un unico obiettivo: sottoporsi all’intervento chirurgico che la farà diventare definitivamente donna. Ma lei è innanzitutto una persona, un essere umano, con tante storie da raccontare, molta sofferenza e troppo dolore causato il più delle volte dall’ipocrisia di chi, quelle come lei, le schernisce di giorno e le ‘ama’ di notte.

«Era più facile aprirsi, soddisfare, a volte anche godere, se si convinceva che a subire fosse il maschio che era in lei, l’intruso

Joanna è una figura liberamente ispirata ad Aileen Wuornos, la killer seriale giustiziata in Florida nel 2002. Personaggio molto discusso, la Wuornos è stata definita da Nick Broomfield, l’ultimo a intervistarla prima dell’iniezione letale, “una persona che ha completamente perso la propria mente in preda alla rabbia”.
Maria Teresa Casella immagina invece che a muovere le azioni di Joanna non sia la rabbia ma l’amore. Un amore deviato, sbagliato? E chi può giudicarlo.

È amore quello che provano due adulti che tentano in ogni modo di adottare un figlio? Oppure è egoismo? È giusto dire la verità ai bambini oppure è meglio mentire? Perché? Cosa provano dei genitori adottivi quando poi la natura decide che possono avere anche loro un figlio naturale?
Tutte le domande che il lettore di Storie sbagliate si pone non sono semplici o scontati interrogativi su vari aspetti o comportamenti, sono dei muri che possono essere costruiti o abbattuti, sono delle scelte che possono risultare giuste o sbagliate ma sempre e comunque necessarie se a volerle è l’anelito di libertà.

Storie sbagliate di Maria Teresa Casella è un trittico noir dove la conclusione non è una fine e neanche un inizio, è una svolta. La direzione verso cui scelgono di andare Carmen e Melody, le cui storie si sono sfiorate, intrecciate per un solo istante ma che è bastato a legare insieme due esistenze, le loro. Vite che per tanti non valevano niente, persone volutamente ignorate, maltrattate, denigrate in nome di… nulla, non c’è nulla che giustifichi certi comportamenti ed è per questo che Carmen e Melody hanno scelto di donare “il loro impegno a beneficio delle vittime delle discriminazioni”. Ed è bello anche che Maria Teresa Casella abbia scelto di raccontarlo.

© 2016 – 2017, Irma Loredana Galgano. Ai sensi della legge 633/41 è vietata la riproduzione totale e/o parziale dei testi contenuti in questo sito salvo ne vengano espressamente indicate la fonte irmaloredanagalgano.it) e l’autrice (Irma Loredana Galgano).

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