Pubblicato con Di Renzo Editore, La via della seta di Lucia Votano è un lungo e intenso dialogo che la fisica porta avanti con il suo interlocutore prima e con il lettore poi. Un libro nato da un’intervista che lo stesso editore ha composto per l’autrice, trasformato poi in testo e proposto al lettore in forma narrativa. Un’idea originale che si rivela anche interessante nel risultato. Leggendo il testo si riescono a intuire le domande, non inserite, ed è piacevole seguire le risposte.
Un libro che accompagna il lettore nel “misterioso” mondo della ricerca scientifica e lo aiuta a meglio comprenderne il funzionamento, le dinamiche, le evoluzioni e, purtroppo, anche le involuzioni. Come quella che sta attraversando il nostro Paese e che nessuno sembra realmente intenzionato ad arginare. Un disinteresse protratto verso la scienza e la cultura in generale che ha profondamente minato il ruolo centrale che Italia ed Europa hanno avuto in passato. I paesi asiatici, soprattutto Cina e Giappone, hanno «assunto un ruolo rilevante, direi predominante, nell’ambito della ricerca» e questo è un grave errore sottovalutato dal mondo occidentale, Italia in primis, per «l’assoluta rilevanza della conoscenza come valore in sé e come motore trainante del benessere sociale ed economico della nazione».
La scienza e la cultura svolgono «entrambe, e congiuntamente, il ruolo di motore dello sviluppo di una nazione». Purtroppo però i vari governi italiani succedutisi negli ultimi decenni non hanno fatto altro che tentare di ridimensionarne l’importanza nei fatti, con tagli continui e indiscriminati ai fondi e ai finanziamenti, anche se, a parole, erano tutti propensi per il loro incremento e la loro rivitalizzazione. E così mentre il mondo intorno a noi «cambia velocemente, anzi corre, noi siamo rimasti quasi fermi», perseverando su «antichi errori», continuando a «puntare su un modello di sviluppo a contenuto medio-basso di conoscenza».
Un libro, La via della seta, che ricorda molto i romanzi di formazione. Un romanzo che è anche un’accurata auto-biografia di una scienziata, di una donna, di una madre, di una compagna. Una persona che ha affrontato per certo la vita con determinazione, compiendo anche scelte coraggiose e, per certi versi, audaci, in considerazione del periodo storico in cui sono state realizzate.
Interessante la parte di narrazione della vita privata e di quando e come questa abbia inciso e determinato quella professionale. Parimenti quella in cui l’autrice si sofferma in considerazioni e analisi sull’Italia di ieri e su quella di oggi. Ma l’aspetto davvero eccezionale del libro sono i passaggi nei quali la Votano si dilunga in descrizioni tecniche sugli aspetti specifici del suo lavoro e su argomenti vari di fisica, come le forze le particelle gli acceleratori. Sono vere e proprie lectio magistralis pur nella semplicità del registro linguistico che si è deciso di utilizzare. Interessanti e stimolanti. Riescono a trasmettere, più ancora delle altri parti del libro, la passione dell’autrice per il proprio lavoro ma, più in generale, per la fisica e la scienza. Oltre, naturalmente, le sue profonde e corpose conoscenze.
La via della seta. La fisica da Enrico Fermi alla Cina di Lucia Votano è un libro molto interessante, innovativo nella forma e superlativo nel contenuto, un dialogo articolato che racconta la carriera scientifica dell’autrice, da lei stessa indicata come «un faticoso sentiero di montagna, sempre in salita, ma allietato a tratti da splendidi panorami».
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Disclosure: fonte biografia dell’autrice www.direnzo.it
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