Al Museo delle Cappelle Medicee è stata allestita la mostra Il potere dello sguardo, organizzata dal MIBACT con la collaborazione della Soprintendenza del Polo Museale Fiorentino e del gruppo editoriale UTET Grandi Opere – FMR, che offre la possibilità di visionare le immagini del fotografo d’arte Aurelio Amendola.
La mostra Il potere dello sguardo fa parte della serie di eventi in programma per celebrare l’anniversario dei 450 anni dalla morte di Michelangelo Buonarroti che cade il prossimo 18 febbraio. L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 15 marzo e si compone di 23 fotografie, in bianco e nero, dell’artista Aurelio Amendola, tutte stampate in grandi dimensioni, raffiguranti le sculture della Sagrestia Nuova di San Lorenzo, il David e i Prigioni.
La direttrice del Museo delle Cappelle Medicee, Monica Bietti, afferma che «l’arte di Aurelio Amendola è capace di restituire con occhio indiscreto la penetrazione nei più segreti incanti della materia e restituirle quel contatto epidermico che solo Michelangelo può aver avuto con il marmo da cui sono uscite le figure».Le opere dei grandi artisti affascinano ininterrottamente gli studiosi e i curiosi fin dalla loro creazione. Innumerevoli, infatti, sono i tentativi di approfondire e variare la loro conoscenza, per comprendere fino in fondo i motivi che hanno mosso le mani creative e il messaggio che gli autori hanno voluto trasmettere attraverso i loro capolavori.
Il gruppo editoriale UTET Grandi Opere – FMR, che ha curato anche il catalogo della mostra Il potere dello sguardo, si occuperà della realizzazione di un volume di pregio, a tiratura limitata e numerata, intitolato Michelangelo. La dotta mano. Ricca rassegna iconografica dell’opera scultorea di Michelangelo che rivive attraverso 83 scatti dell’artista Aurelio Amendola, prosieguo naturale del viaggio per immagini dell’arte michelangiolesca rappresentato dalla mostra organizzata dal MIBACT in collaborazione con laSoprintendenza del Polo Museale Fiorentino allestita nella parte centrale della Cripta delle Cappelle Medicee, nella Tribunetta di destra e in quella di sinistra presso il Museo delle Cappelle Medicee.
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