Auto-pubblicazione dello stesso autore, Un accordo maggiore in sottofondo di Ugo Cirilli è un testo che si presenta al lettore con un incipit alquanto originale. ‘Scritto’ direttamente dal protagonista, descrive al lettore, in pochi ma chiari passaggi, cosa aspettarsi dal libro.
Un inizio che spiazza il lettore, il quale si aspettava un classico cappello introduttivo dell’autore o una prefazione curata per suo conto. Invece si ritrova a leggere un capitolo ‘zero’ molto breve e ben costruito che incuriosisce e invoglia a continuare la lettura.
Il protagonista annuncia al lettore l’imminente lettura del suo diario ma, in realtà, la struttura del libro se ne distanzia parecchio. Un accordo maggiore in sottofondo è una sorta di romanzo tra il biografico e di formazione sicuramente non scritto nella forma di diario classicamente intesa. Un romanzo in cui l’io narrante è lo stesso protagonista.
Pur non essendo un ‘classico’ diario il racconto rimane comunque molto intimistico, con il narratore che si pone e si vede sempre come il centro della storia narrata e di tutto il suo mondo. Una vicenda al limite del rocambolesco che dà anche numerosi spunti di riflessione sul precario mondo dello show business e music industry gravato e aggravato dalla presenza della Rete, dei social, dai reality, dei siti di condivisione di video e musica. Nuovi trampolini sempre più acrobatici quanto rischiosi perché al salto in alto dello slancio iniziale spesso segue una vorticosa discesa, veloce e inesorabile.
Il link e i codici QR presenti nel testo per dare al lettore la possibilità di ascoltare la musica ‘in diretta’ e in contemporanea con il protagonista lasciano un po’ spiazzati e potrebbero rappresentare un serio rischio di calo di interesse in chi legge. Forse ritrovarli tutti alla fine del testo avrebbe anche potuto attrarre il lettore, il quale magari, dopo essersi appassionato a leggere la singolare biografia dell’artista/musicista protagonista, ne avrebbe anche voluto conoscere e ascoltare il suono e la musica. Ma interrompere il racconto con un’immissione così estemporanea è un grosso rischio, anche per il fatto che il lettore, ascoltando il brano, è improbabile senta e percepisca le medesime emozioni che l’io narrante dischiara di aver provato scrivendo e ascoltando quel determinato brano musicale. In un testo di narrativa il lettore avrebbe di gran lunga preferito ritrovare quelle sensazioni descritte con il solo impiego delle parole.
Un libro, Un accordo maggiore in sottofondo, nel quale l’io narrante/protagonista Stefano racconta la sua vita e ci mette dentro tutte le sue esperienze, un testo che sembra raccogliere anche molte delle personali esperienze dello stesso autore, Ugo Cirilli. Un libro con un buon margine di miglioramento ma comunque gradevole e interessante.
Ugo Cirilli: Nato a Pietrasanta (Lucca), consegue la Laurea in Psicologia Cognitiva Applicata. Si forma tra esperienze nel settore della comunicazione e live come chitarrista di band, mantenendo costante l’interesse per l’arte dello scrivere. |
Source: Si ringrazia l’autore Ugo Cirilli per la disponibilità e il materiale
Disclosure: copyright 1° immagine: “Ludwig van Beethoven”, ritratto William Girometti 1974; 2° immagine “Natura morta con strumenti musicali”, Evaristo Baschenis XVII secolo
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