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Se il futuro della comunicazione sono i video allora ciò implica una grande responsabilità in coloro che li elaborano, ovvero la nuova figura professionale definita videomaker. Persone che, con l’avvento dell’era digitale, hanno condensato in un’unica figura le professioni di regista, cameraman, montatore, produttore e autore.

Una responsabilità enorme se si pensa che la maggiore diffusione i video la trovano nelle piattaforme online che premiano le visualizzazioni e non i contenuti, con il rischio elevato di far diventare virali produzioni trash, kitch, di cattivo gusto o gossip. Responsabilità degli utenti che li visualizzano certo ma anche di chi li produce con lo scopo precipuo di diffonderli.

Anche per questo motivo ben vengano iniziative volte a regolamentare le produzioni video e a premiare i meritevoli, in senso buono. Ovvero le produzioni di qualità.

Nasce a Milano #videomakeroftheyear il primo Festival dei videomaker e della comunicazione, che avrà luogo il 14 e il 15 marzo 2018 in diverse sale messe a disposizione dalla Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM). L’intero progetto nasce da un’idea del suo direttore, Marco Bertani, e sarà un’occasione per visionare i tanti video iscritti al concorso (500), premiare i più meritevoli, parlare della professione del videomaker, del filmmaker e dei video come strumento di comunicazione. Una parte dell’evento sarà dedicata alle opportunità di sviluppo del lavoro legato a videomaking e comunicazione, con incontri dedicati anche ad avvicinare differenti figure professionali del settore per discutere su idee e progetti, convergenze e possibilità (Meet Your Director).

Sono 15 le categorie video da premiare:

  • Cortometraggio
  • Lungometraggio
  • Documentario
  • Wedding
  • Spot
  • Virale/Fake
  • Travel/Reportage
  • Music/Videoclip
  • Sport
  • Action
  • Recensione
  • Vblog
  • Web serie
  • Istituzionale/Fashion/Training
  • Graphic/Animated

Cui si aggiungeranno 3 premi speciali offerti dalla rivista Tutto Digitale, per la miglior regia, miglior montaggio e miglior fotografia.

La giuria tecnica di 10 esperti sarà affiancata da 3 membri scelti tra videomaker professionisti e 3 semi-professionisti. Numerosi gli ospiti che interverranno durante gli speech, i workshop e le cerimonie di apertura e chiusura. Il Festival è aperto a tutti i talenti: il professionista, il semi-professionista, l’amatore e lo youtuber. I video inviati provengono da videomaker di ogni parte del mondo. Cosa che ha meravigliato gli stessi organizzatori. Ma, in fondo, questo è proprio uno degli aspetti peculiari della Rete e dell’era digitale.

Il Festival rientra tra le iniziative in programma per la Milano Digital Week (15-18 marzo), di cui è anche partner.

Tutte le info su www.videomakeroftheyear.com

C’è molta attesa ora per la visione dei video in concorso e per la premiazione, nella speranza che il Festival serva a lanciare un grande messaggio di qualità e professionalità, anche amatoriale, perché se è vero che i video sono il futuro della comunicazione lo è anche il fatto che rivestiranno sempre maggiore importanza nella diffusione della cultura, campo al quale il trash e il kitch non dovrebbero mai appartenere.


Source: Si ringraziano il direttore Marco Bertani e Ferdinando de Martino dell’Ufficio Stampa del Festival videomakeroftheyear per la disponibilità e il materiale


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© 2018, Irma Loredana Galgano. Ai sensi della legge 633/41 è vietata la riproduzione totale e/o parziale dei testi contenuti in questo sito salvo ne vengano espressamente indicate la fonte irmaloredanagalgano.it) e l’autrice (Irma Loredana Galgano).

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