
Cosa fare quando i ruoli che ti impone la vita ti impediscono di dare libero sfogo a desideri e passioni? Come comportarsi quando non si riesce a compiere scelte più audaci e ardimentose del fuoco della passione che ti arde dentro?
Non è solo la mente di Jennifer Dudley, duchessa di Rutherford, a soffrire della grave situazione. È il cuore a darsi il tormento più grande, a non voler soccombere alle rigide regole, sociali e familiari, che il rango cui appartiene leimpongono.
È il cuore di una giovane donna che non vuole abbandonare l’idea di vivere appieno l’amore senza compromessi, la passione travolgente e una vita intera dominata dai sentimenti e non della buone maniere. Non riesce la mente di Jennifer a fermare le vibranti pulsioni del cuore e soccombe a quella folgorante passione che potrebbe anche segnare la sua rovina.
Theresa Melville costruisce, intorno a questo grande amore, un intreccio interessante e ben strutturato che si sviluppa all’interno di sfarzose dimore e castelli dell’Inghilterra di inizio Ottocento, con pochi ma interessanti riferimenti al contesto storico più generale.
Non appesantisce l’autrice i discorsi e la narrazione con espressioni tipiche del periodo, preferendo impiegare un registro narrativo più contemporaneo, per così dire. Per cui, tranne limitate parti all’interno del testo, la narrazione risulta molto familiare e la lettura scorrevole.

Se il lettore non pensa all’ambientazione e si concentra solo sulla storia e sulle parole dei protagonisti, potrebbe anche immaginarseli in un qualsiasi altro posto del mondo e in una qualsiasi altra epoca storica. Il che è molto interessante da indagare. Il libro è ambientato nell’epoca vittoriana che, per antonomasia, viene indicata come l’emblema del pudore e delle buone maniere. A volte sembra che Melville abbia scelto questo preciso periodo storico proprio per mettere in risalto le contraddizioni di tanto decantato puritanesimo.
D’altronde sono innumerevoli i punti di incontro finanche con la contemporaneità. Purtroppo e paradossalmente verrebbe da dire. Presumibilmente è anche per questo che l’autrice ha voluto donare ai protagonisti uno slang moderno, per creare un legame più che simbolico con l’attualità.
L’altro uomo è un romanzo nel quale non mancano punti di suspense e mistero che contribuiscono a rendere avvincente la storia e ancor più accattivante la lettura.
Gioca molto Melville sulle apparenze e sui significati incrociati di gesti e parole. Lo scopo è per certo tenere alta l’attenzione di chi legge, il quale si ritrova come rapito dalla lettura, nel tentativo di dare giusto rilievo ai personaggi. Individuare buoni, cattivi e traditori si rivela essere un ottimo espediente. L’autrice ha centrato per certo il suo obiettivo.
Il buio, la tristezza e l’amarezza delle pagine centrali lasciano poi il posto alla gioia e alla speranza del finale, che si apre all’amore e alla vita come ci si aspetta da un romance che sia davvero tale. Un finale che non è però così scontato e prevedibile come si può temere leggendo libri afferenti a questo particolare genere. Risulta invece essere molto ben studiato, come il resto della storia.
Un libro che sembra rapire il lettore tra le sue stesse pagine, dov’egli potrà lasciare libero arbitrio alla fantasia e all’immaginazione. Esattamente come fa la stessa protagonista scrivendo le pagine del suo diario che raccoglie non solo i battiti del suo cuore ma dell’intera sua vita. Le pagine de L’altro uomo sono meno ingiallite e meno segrete ma egualmente avvincenti e struggenti.

Il libro
Theresa Melville, L’altro uomo, 2022, riedizione in self-publishing del libro uscito nel 2009 all’interno del volume Amanti perduti, Mondadori, Milano.
L’autrice
Theresa Melville, pseudonimo di Maria Teresa Casella: autrice di romance storici e di noir. Già giornalista e copywriter.
Articolo disponibile anche qui
Source: Si ringrazia l’autrice per la disponibilità e il materiale.
Disclosure: Per le immagini, tranne la copertina del libro, credits www.pixabay.com
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© 2022, Irma Loredana Galgano. Ai sensi della legge 633/41 è vietata la riproduzione totale e/o parziale dei testi contenuti in questo sito salvo ne vengano espressamente indicate la fonte irmaloredanagalgano.it) e l’autrice (Irma Loredana Galgano).
Mi fai felice, Irma! Grazie di cuore per letto e recensito “L’altro uomo”, e per ospitare il mio romanzo sul tuo blog. Onoratissima!
L’onore è stato tutto mio nel poter leggere il tuo romanzo