Leggere un libro di poesie non è come leggere narrativa o altro. La poesia è un concentrato di sentimenti, emozioni, aspirazioni, ambizioni, delusioni, paure, dolori, amori… sentimenti forti e grandi condensati in poche righe, o meglio versi.
Un romanzo è dilatato, concede al lettore il tempo per metabolizzare, assimilare, anche superare in un certo qual modo gli shock emotivi. La poesia no, è crudele da questo punto di vista.
Non è possibile leggere un libro di poesie tutto d’un fiato come un romanzo, un giallo o un poliziesco. No, la lettura di una poesia ha bisogno di tempo. E la lettura di una raccolta di poesie necessità anche di uno stato d’animo particolare da parte del lettore.
L’ordine, è un’altra cosa su cui riflettere. Non è necessario leggerle secondo l’ordine di stampa. A meno che non sia stato lo stesso autore a indicarlo.
Tutto ciò perché le emozioni che possono trasmettere le poesie sono una potenza esplosiva che va ben compresa e per poterlo fare bisogna necessariamente trovare il giusto punto di equilibrio tra la forza della trasmissione e la capacità di assimilazione.
Il giardino di Sophia è una raccolta di poesie di una potenza estrema. Intensa e cocente.
Una poesia che lascia intravedere tutta l’esitazione esistenziale dell’autrice la quale, unita alla volontà e determinazione di raggiungere una giustizia sociale, regalano al lettore pagine di una grande letteratura impegnata.
Un impegno che va oltre il sentimento e anche la religione, l’aspetto spirituale viene rappresentato dall’autrice più come un rimando alle divinità ancestrali che hanno animato la mente degli avi, i quali vivevano a stretto contatto e in simbiosi con la Natura, con le cose, intorno alle quali sembra proprio essere costruita la poesia di Sophia de Mello Breyner Andresen. Un cerchio scritto intorno a loro che sembra anche un abbraccio, all’interno del quale anche il tempo scompare, o meglio rimane sospeso per lasciare liberi i sentimenti di aprirsi senza limiti, di spazio o ti tempo appunto.
Il giardino di Sophia edito da Il ramo e la foglia edizioni è una selezione di poesie tratte dalle quattordici raccolte poetiche dell’autrice. La poesia di Sophia de Mello Breyner Andresen può nascere indistintamente da un giardino proteso verso l’oceano o da un frutto poggiato su una tavola ed entrambe le immagini danno origine a composizioni nelle quali forte è il rimando alla dimensione esistenziale dell’uomo innanzitutto, ma anche di tutto ciò che rappresenta Natura. Attimi di tempo e attimi di vita, in un concetto della stessa esistenza della poesia che, a tratti, rimanda alla poetica pascoliana del fanciullino.
Anche le composizioni di Sophia de Mello Breyner Andresen, pur nel loro essere universalmente valide, esattamente come quelle del Pascoli, sembrano nascere proprio dal legame con la propria Terra di origine, nei piccoli gesti della vita quotidiana, nell’esistenza delle persone e dei loro sentimenti.
L’espressione più grande della forza dei sentimenti si ritrova comunque nei componimenti a sfondo politico che attaccano il regime di Salazar, dai quali traspare il grande anelito alla giustizia e alla libertà che deve essere stato per certo il fondamento di tutta la ricerca interiore dell’autrice.
«… neppure una macchia si vedeva sulla veste dei Farisei.»
Il libro
Sophia de Mello Breyner Andresen, Il giardino di Sophia, Il ramo e la foglia edizione, Roma, 2022. Cura e Traduzione di Roberto Maggiani. Postfazione di Claudio Trognoni.
L’autrice
Sophia de Mello Breyner Andresen: è stata una poetessa portoghese, tra i maggiori autori lusitani nella storia della letteratura. In aperta opposizione al regime di Salazar, compose anche poesie contro la dittatura.
Articolo pubblicato su Leggere:Tutti
Source: Si ringrazia l’Ufficio Stampa de Il ramo e la foglia edizioni per la disponibilità e il materiale.
Disclosure: Per le immagini, tranne la copertina del libro, credits www.pixabay.com
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