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Il 15 ottobre 2023 Italo Calvino avrebbe compiuto 100 anni. Poliedrico e rivoluzionario, racconta e insegna a ogni rilettura. 

Spingendosi oltre la rielaborazione della fiaba, ne Il castello dei destini incrociati inventa nuove strutture letterarie, gioca con il linguaggio e con la materia dei segni, lancia nuove sfide al lettore portandolo al centro di una narrazione cangiante caratterizzata da innumerevoli prospettive. Il processo intrapreso da Calvino sembra volesse portarlo verso una scrittura che non è più solo raccontare bensì nel dire che si racconta. 

Sono i Tarocchi, o meglio le varie combinazioni delle sue carte a generare i diversi racconti. Nell’intreccio delle vicende e dei personaggi si intravedono gli studi che Calvino conduceva sull’Orlando furioso, ma sono lo strutturalismo e la semiologia ad averlo per certo ispirato. E proprio laddove sembra ricondursi agli studi di Propp e Lévi-Strauss traspare il suo interesse e la sua volontà di rinnovare i modelli usati da Cervantes e Boccaccio. 

Lo stile narrativo di Calvino è particolareggiato e preciso, con una grande attenzione per i dettagli e anche quando mostra la sua inevitabile ripetitività, dovuta proprio alla struttura scelta dall’autore per la narrazione, mostra comunque la sua originalità. 

Carta dopo carta la storia prende forma e si trasforma, rallegrando oppure emozionando i commensali. Invitandoli a riflettere sui significati palesi o nascosti delle carte, delle storie, della vita. Molto importante l’aspetto simbolico racchiuso nel testo. Gli stessi Tarocchi ne sono esempio: oltre al valore numerico ne nascondono un altro simbolico. 

La costruzione degli otto episodi sembra vertere sul dualismo tra ordine e caos: nel mondo della natura, indistinto e caotico, sembra aprirsi uno spiraglio di speranza allorquando vi giunge la presenza umana che promette ordine e razionalità. Ovviamente non è semplice come appare e ordine e caos si mescolano e si confondono al punto che sembrano quasi invertirsi. Sembrano perdere i riferimenti ed ecco allora che l’autore vuol invocare l’aiuto del lettore, la sua partecipazione può creare nuove storie, nuove interpretazioni, nuovo ordine nel caos. Oppure nuovo caos nell’ordine stabilito. 

Il dualismo tra ordine e caos caratterizza anche i due racconti che vanno a comporre il libro – Il Castello dei destini incrociati e La Taverna dei destini incrociati -. Ordinato e aristocratico il primo, caotico e popolano il secondo. Esattamente come i rispettivi mazzi di Tarocchi utilizzati. 

Per comprendere appieno il significato e l’importanza dell’opera di Calvino bisogna, innanzitutto, abbandonare i pregiudizi riguardo i Tarocchi. È necessario imparare a guardarli come strumento necessario per comprendere le scelte che ognuno fa, in base alle quali poi si costruisce il futuro. Solo guardando dentro se stessi si può comprendere e dare senso alle varie interpretazioni delle carte. I Tarocchi non indovinano il futuro ma aiutano a scegliere, saranno poi le scelte e le azioni a creare il futuro oppure, nel caso del libro, le storie da raccontare. 

Il castello dei destini incrociati non è, quindi, solo il racconto delle storie narrate bensì la costruzione delle stesse, il dire la loro costruzione, la condivisione delle stesse e la partecipazione del lettore il quale, guardando nelle storie del libro, vede anche dentro se stesso e costruisce anch’egli una storia, che può diventare la propria. 

Molto significativo appare fin da subito al lettore il fatto che l’io narrate, lo stesso Calvino, al pari di tutti gli altri ospiti del maniero hanno tanta voglia di parlare, di raccontare se stessi ma, a causa dell’incantesimo che li ha colpiti tutti, non possono esprimersi a parole. La strada che trovano è quella dei Tarocchi. Basti solo questo che rappresentare la potenza della simbologia e dei significati racchiusi in questa grande opera letteraria. 

Il libro

Italo Calvino, Il castello dei destini incrociati, Mondadori, Milano, 2023

Articolo pubblicato su OublietteMagazine


Disclosure: Per le immagini, tranne la copertina del libro, credits www.pixabay.com


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© 2023, Irma Loredana Galgano. Ai sensi della legge 633/41 è vietata la riproduzione totale e/o parziale dei testi contenuti in questo sito salvo ne vengano espressamente indicate la fonte irmaloredanagalgano.it) e l’autrice (Irma Loredana Galgano).

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