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È lo stesso autore, nella prefazione al libro, a indicarlo come fondato sui contrasti: «tra epoche diverse, diverse aree del mondo e soprattutto tra il solitario e doloroso percorso di vita del protagonista, l’Ammerikano, e la storia del suo antagonista, Vincenzo».
Un libro che in origine ne sembrano due, le cui storie e vite solo in apparenza separate pian piano si tessono e si intrecciano come una trama (accattivante) e un ordito (fitto), il tutto scritto con un registro narrativo interessante. In più occasioni sembra che l’autore si rivolga direttamente al lettore attraendolo nella storia, nelle vicende narrate.
L’Ammerikano di Pietro de Sarlo è un libro a cavallo tra un romanzo-commedia e un giallo che, raccontando una storia immaginaria, descrive innumerevoli sfaccettature di vite reali o possibili. Un libro pensato per i coetanei dell’autore costretti a lasciare la propria terra di origine come i loro padri e nonni, motivati dalla «speranza di una vita migliore per i propri figli». Una narrazione che dà adito a riflessioni amare, ma vere, sulla situazione politica ed economica della Basilicata, che rispecchia e riflette quella del Sud e dell’Italia intera.
La Basilicata da una parte, con il «sogno texano della regione e dei suoi abitanti» ben presto tradottosi «nell’incubo nigeriano dello sfruttamento petrolifero», e l’America dall’altra, con tutta la potenza del suo mainstream che ha contagiato l’intero pianeta e in grado di convincere tutti e ognuno che qualsiasi cosa o persona proviene da lì sia inopinabile e quasi magica. Due universi talmente opposti che, alla fine e paradossalmente, finiscono per somigliarsi. Ben rappresentati e delineati dall’autore a cui va riconosciuto anche il merito di aver creato, con i suoi personaggi, i ‘tipi’ perfetti per l’ambientazione e le scene narrative e di aver raccontato le loro storie con uno stile di scrittura piacevole e scorrevole, infarcito di termini dialettali che se da un lato potrebbero rallentare la lettura e scoraggiare i lettori non meridionali dall’altro la rendono a questi ancor più gradevole.
Un buon libro, L’Ammerikano di Pietro de Sarlo. Un testo che racconta una storia originale e curata nei dettagli. Leggera e a tratti divertente ma che consente lo stesso all’autore di immettervi considerazioni, anche importanti, sullo stato di degrado e abbandono della propria terra natia, sull’emigrazione e l’immigrazione, la politica e la cultura della società non solo lucana e, di rimando, invoglia il lettore a riflettere, regalandogli così non solo una bella storia da leggere e raccontare ma un’eredità di riflessioni da portare avanti.
Pietro De Sarlo, sessantenne lucano, laureato in ingegneria ha sviluppato una importante carriera manageriale nei principali gruppi italiani e esteri operanti in Italia. è autore di numerosi articoli di economia e politica su alcune testate on line come Basilicata24, Economia Italiana, Scenari Economici e Il Giornale Lucano. Già fondatore dell’associazione Pinguini Lucani ha pubblicato, nel 2010, un saggio (Si può Fare!) sull’emergenza economica e ambientale derivante dalle estrazioni petrolifere e sulle possibilità di sviluppo economico e sociale della Lucania.
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© 2017, Irma Loredana Galgano. Ai sensi della legge 633/41 è vietata la riproduzione totale e/o parziale dei testi contenuti in questo sito salvo ne vengano espressamente indicate la fonte irmaloredanagalgano.it) e l’autrice (Irma Loredana Galgano).