Via libera della Commissione europea al nuovo piano di sostegno pubblico alle banche italiane. Aumentano le proteste e l’amarezza del M5S.
Quindi stando a quanto scritto dalla stessa Commissione europea motivi per pensare alla necessità di un imminente aiuto pubblico alle banche italiane non ce ne sono ma il governo ha pensato bene di coprire le spalle… di chi? Dei risparmiatori o dei banchieri? Inevitabile riaccendere il dibattito.
Salviamo le banche… e i risparmiatori?
Anche Matteo Renzi ha ammesso si tratta di una misura precauzionale ‘necessaria ad affrontare qualsiasi scenario, nonostante al momento non si ravvisino le condizioni perché tali scenari possano realizzarsi’. Dal MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) inoltre aggiungono che il governo ha ritenuto necessario studiare questo piano ‘per essere pronto a intervenire a tutela dei risparmiatori’.
Il fine ultimo di tutto questo interesse sarebbero quindi i risparmiatori. La Commissione europea ha sottolineato come questo meccanismo sia già stato sperimentato durante la crisi del 2013. Anche allora i destinatari delle misure cautelari erano i risparmiatori? E cosa è successo? Sono stati sufficientemente tutelati?
L’amarezza dei Cinque Stelle
Alessandro di Battista sottolinea come le dichiarazioni pubbliche di Matteo Renzi tendano a cadere un po’ in contraddizione con l’operato del governo e la linea del suo partito. ‘L’Europa parli meno di banche e più di valori, di giovani, di economia, di immigrazione’, ha dichiarato Renzi il 26 giugno 2016. Di Battista sottolinea che, dal momento che è entrato in Parlamento, ‘la maggioranza del PD (prima con il governo Letta e poi, soprattutto con Renzi) ha approvato 8 provvedimenti a favore delle banche. Nessuno per i pensionati minimi, nessuno per i 10 milioni di italiani che rinunciano a curarsi, nessuno per gli studenti costretti a fuggire dall’Italia’.
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