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Il tempo è una categoria fondamentale in letteratura. Gli scrittori riflettono sullo scorrere della vita e raccontano le emozioni del tempo. Non dovrebbero anche gli altri umani riflettere sulla reale importanza del tempo?

Il tempo interviene in letteratura in modi diversi. Ci sono autori che trattano il tempo come un problema. Un esempio è il racconto di Borges Il giardino dei sentieri che si biforcano in cui, sotto l’insolita veste del thriller, l’autore presenta una suggestiva teoria del tempo secondo la quale questo è plurimo e a ogni istante della vita si aprono tracce temporali diverse, che si biforcano. C’è poi chi rappresenta il tempo nel suo fluire, confuso, immenso. È il caso della Recherche di Proust. Il tempo è un ente sempre più complesso, proprio come conferma l’intuizione. Ne sono esempi: La macchina del tempo di Wells, I fiori blu di Queneau, in cui la storia è vista come un sogno, deposito tangibile del nostro inconscio, e «il mio racconto Ti con zero» (intervista a Italo Calvino, 1985, in L. Baranelli, Sono nato in America, Mondadori, 2022). 

Il tempo è una categoria fondamentale della narrativa, poiché non può esserci narrazione senza l’azione dei personaggi nel corso del tempo. Nella poesia, invece, la funzione strutturante del tempo è meno importante: impressioni emotive o visive possono essere elencate come se avvenissero in un unico istante, senza un primo e un dopo. Tuttavia, il tempo è comunque un tema fra i più frequenti e importanti. L’io lirico, infatti, nel momento in cui rileva la propria interiorità, tende a confrontare momenti diversi della propria vita, come ricordarsi di quand’era bambino, rievocare un amore finito o una felicità perduta, oppure immaginare la propria vecchiaia (Il tempo e la memoria, Edizioni Atlas).

«Ci sono giorni in cui il tempo sembra non scorrere mai e giorni in cui, invece, la lancetta dell’orologio gira così velocemente da non riuscire a seguirla», affermava Joyce nell’Ulisse. Al tempo cronologico e lineare del romanzo ottocentesco, egli contrappone il tempo della coscienza, La tecnica dello stream of consciousness che permette di raccontare i pensieri e il loro fluire anche senza una logica apparente. Il tempo della coscienza è fatto di momenti indistinguibili che trapassano l’uno nell’altro e formano un flusso che continuamente si arricchisce. Se nei poemi omerici venivano esaltate le qualità positive di questo eroe, con il romanzo di Joyce Ulisse diventa l’archetipo delle peregrinazioni e delle angosce quotidiane dell’uomo contemporaneo, il simbolo di una nuova e rivoluzionaria percezione del tempo (S. Galeone, L’Ulisse di Joyce e la rivoluzione nel modo di concepire il tempo, in Libreriamo is Culthic, 2023). 

«Esiste un grande eppur quotidiano mistero. Questo mistero è il tempo. Esistono calendari e orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perché tutti sappiamo che, talvolta, un’unica ora ci può sembrare un’eternità e un’altra invece passa in un attimo. Dipende da quel che viviamo in questa ora. Perché il tempo è vita. E la vita dimora nel cuore» (M. Ende, Momo, 1973). 

Nel libro di Ende i Signori Grigi hanno lo scopo di procacciarsi ciò che è necessario alla loro stessa sopravvivenza: il tempo degli esseri umani. Negli ultimi due decenni Internet ha rivoluzionato il modo in cui si acquista, si comunica e si consumano i media. Per molti aspetti ha reso la vita più facile e veloce, ma ha anche portato sfide ed effetti collaterali, La tecnologia può aver semplificato molti compiti, na ha anche aumentato le distrazioni. Non è che i Signori Grigii mmaginati da Ende si siano nascosti dentro i dispositivi digitali di uomini ignari che stanno sprecando il loro prezioso tempo?


Articolo pubblicato sul numero di novembre 2024 della rivista cartacea Leggere:Tutti


Disclosure: Per le immagini, credits www.pixabay.com


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© 2024, Irma Loredana Galgano. Ai sensi della legge 633/41 è vietata la riproduzione totale e/o parziale dei testi contenuti in questo sito salvo ne vengano espressamente indicate la fonte irmaloredanagalgano.it) e l’autrice (Irma Loredana Galgano).

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