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Irma Loredana Galgano

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Gabriella Grasso, Smettetela di dirci che non siamo felici

26 mercoledì Nov 2025

Posted by Irma Loredana Galgano in Recensioni

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EnricoDamianiEditore, GabriellaGrasso, recensione, saggio, Smetteteladidircichenonsiamofelici

Le persone single, ovvero che vivono da sole e non hanno una relazione stabile, sono in aumento in tutto il mondo, compresa l’Italia. In aumento sono anche i singles studies: memoir, saggi, podcast e quant’altro analizzi e racconti questa condizione dell’esistenza sempre più diffusa ma ancora poco accettata e compresa. 

Nel libro Smettetela di dirci che non siamo felici (Enrico Damiani Editore, 2025), Gabriella Grasso intreccia la sua voce a quella di altre trenta donne italiane di età compresa tra i 30 e i 69 anni che nella loro vita abitano o hanno abitato a lungo la singolitudine. I temi affrontati nel testo sono numerosi e spaziano dalla solitudine all’amicizia, dal sesso alla maternità, dalla quotidianità ai viaggi, dagli aspetti economici alla spiritualità e sono tutti affrontati dall’autrice con un certo spirito di ribellione, alle etichette e agli stereotipi innanzitutto ma anche alle paure e alle indecisioni. Un racconto volto a sconfiggere definitivamente quel senso di inadeguatezza che ottenebra l’esistenza di chi, per scelta o per caso, si ritrova a essere “persona singola”. 

Nelle intenzioni di Grasso non sembra esserci una volontà di attacco o critica o denuncia. L’intento appare fin da subito quello di raccontare un modo di essere e di vivere che nulla toglie alla felicità e alle gioie di chi intraprende un percorso di vita diverso, fatto di relazioni stabili, matrimonio, figli. 

Smettetela di dirci che non siamo felici non è una narrazione ridondante, l’autrice non enfatizza e non edulcora la realtà. Si limita a raccontarla. Le conseguenze, siano esse positive o negative, ci sono per ogni tipo di scelta, ovvio, per cui sarebbe inutile nasconderle. Grasso non lo fa. Eppure lo stesso, leggendo il libro non si può non chiedersi come sia possibile che nel 2025 sia ancora necessario puntualizzare e precisare che ognuno ha la piena libertà di scegliere come vivere la propria esistenza. Dovrebbe essere pleonastico e invece il reportage di Grasso si rivela una lettura necessaria proprio perché questa libertà di scelta sembra ancora non esserci, vittima di una stigmatizzazione che sembra colpire l’universo femminile con una ferocia anche maggiore di quello maschile. 

Sono trascorsi oltre venti anni ormai da quando il ciclo di film di Bridget Jones ha portato alla ribalta uno stigma sociale – quello legato alle donne nubili over 30 (Shahrak et al., 2021) – e una forma particolare di fobia: la paura di restare single. Un recente studio ha scoperto che tale paura potrebbe rappresentare uno tra i principali fattori in grado di motivare la ricerca e il mantenimento di una relazione sentimentale (Apostolou et al., 2024). Più una persona ha paura di rimanere single, più si impegna nella ricerca di un partner. Le persone con maggiore autostima presentano una paura minore della vita da single (A. Boccaccio, 2024). Va da sé che le persone con maggiore autostima e consapevolezza di se stessi vivranno anche in maniera migliore una eventuale relazione di coppia. 

Oltre alle parti autobiografiche e ai racconti delle 30 donne italiane, trovano spazio nel libro di Grasso anche le interviste fatte a antropologhe, sociologhe, esperte e podcaster di tutto il mondo che hanno unito la loro voce e le loro esperienze a favore dell’indagine condotta volontariamente su sole donne. Il motivo va ricercato ancora una volta nelle maggiori difficoltà riscontrate dalle donne a trovare una giusta collocazione sociale e familiare senza che il loro essere una soladiventi un’accezione negativa o peggio spregiativa. 

Il libro di Gabriella Grasso fa comprendere quanto il mondo stia e debba allontanarsi dalla disperazione di fondo che emerge da narrazioni quali le vicende di Bridget Jones come anche di Carrie Bradshaw. Quest’ultima iconica protagonista del telefilm Sex and city che solo in apparenza liberava le donne dai tabù di sesso e relazioni mentre, in realtà, raccontava di un’infinita corsa, o meglio rincorsa all’anima gemella, al grande amore della vita. 

Smettetela di dirci che non siamo felici è un libro che focalizza su un aspetto della società contemporanea spesso ignorato perché temuto: la consapevolezza che ognuno, anche le donne che scelgono di essere single, possano e debbano compiere le proprie scelte e vivere la propria vita come meglio credono senza per questo doversi sentire in debito o in difetto. Un libro che in una società evoluta e civilizzata non avrebbe avuto ragione di esistere ma che qui, oggi, di motivazioni ne ha tante. Purtroppo.

La strada è ancora lunga e tortuosa ma lavori come quello di Gabriella Grasso la fanno sembrare più agevolmente percorribile. 


Articolo pubblicato su Satisfiction.eu


© 2025, Irma Loredana Galgano. Ai sensi della legge 633/41 è vietata la riproduzione totale e/o parziale dei testi contenuti in questo sito salvo ne vengano espressamente indicate la fonte irmaloredanagalgano.it) e l’autrice (Irma Loredana Galgano).

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